Quattordici giorni di solo sesso.
Presa in ogni modo, sempre rudemente. Con una voglia che resta inalterata.
Christine non è mai sazia ed il suo pigmalione la insegue ovunque, la vessa, la batte senza riuscire tuttavia a sorprenderla mai.
– Questa non si ferma più, Frank. È molto più forte e risoluta di quanto tu potessi immaginare.
– Questa non si ferma più, Frank. È molto più forte e risoluta di quanto tu potessi immaginare.
– Pensi che sia pronta?
– Si, Frank. Lo è. Non c'è niente che non le abbia fatto provare.
– Bene. Spiegale tutto.
Al termine dell'ennesimo amplesso, Kono Muriga lascia che la ragazza riprenda fiato, la manda a lavarsi e le chiede di tornare subito da lui.
– Mi vuoi ancora, signore?
– Siediti.
– Ok.
Christine esegue con una certa perplessità, visto anche il tono serioso del suo amante.
La guarda intensamente, negli occhi.
– Mi devo spaventare? Ho fatto qualcosa che non va?
– No, blanc. Niente che non vada, anzi... Ho sentito Frank, poco fa.
– Ah... Cosa voleva?
– Devi partire?
– Vuole che torni da lui, vero? Ma io non voglio!
– Non è da Frank che dovrai andare...
– No? E dove allora?
– Devi sapere che il tuo incontro con Frank... poi i tuoi menàge successivi... fino ad arrivare qui...
– Devi sapere che il tuo incontro con Frank... poi i tuoi menàge successivi... fino ad arrivare qui...
– Sinceramente non mi importa cosa mi ha portato da te, signore. Ora qui sto bene.
– Quello che hai fatto con me è solo un allenamento. Frank mi ha incaricato per capire se fossi pronta.
– Pronta... per cosa?
– La domanda giusta è per chi.
– Ecco. Per chi?
– Basafa, il signore della giungla del Bandundu.
– E perché lui?
– Basafa è una leggenda, un mito. Nessun uomo è uscito salvo dal suo territorio senza il suo consenso. È feroce, spietato. Ma è rispettato come una specie di dio dalle sue parti.
– E io che c'entro con uno così?
– L'unica insidia al suo potere è in un vaticinio. Un vecchio stregone gli disse molti, molti anni fa che la sua forza poteva essere conquistata solo dalla donna bianca che avesse resistito al suo poderoso assaut...
– Che sarebbe...
– Ha una verga di quasi quaranta centimetri, spessa tanto da poterla stringere tra le mani solo lui. Che ha delle mani enormi.
– Oh...
– La cosa ti intimorisce.
– È più grande del tuo.
– Si.
– Mi sono già bagnata.
– Bene, è per questo che sei stata scelta. Puoi essere quella giusta.
– Ma gran scopata a parte, io cosa ci guadagno?
– Diamanti. Pietre preziose di qualsiasi genere. Diventerai una delle donne più ricche del pianeta e renderai anche noi un po' più ricchi.
– Così io ci metto la figa e voi prendete il ricavato.
– La metà è tua. L'altra metà ce la dividiamo io e Frank, che ti abbiamo preso e addestrato. Ci puoi stare, credo.
– E infatti ci sto.
– Sarai la nostra guerriera, blanc.
– Quello che hai fatto con me è solo un allenamento. Frank mi ha incaricato per capire se fossi pronta.
– Pronta... per cosa?
– La domanda giusta è per chi.
– Ecco. Per chi?
– Basafa, il signore della giungla del Bandundu.
– E perché lui?
– Basafa è una leggenda, un mito. Nessun uomo è uscito salvo dal suo territorio senza il suo consenso. È feroce, spietato. Ma è rispettato come una specie di dio dalle sue parti.
– E io che c'entro con uno così?
– L'unica insidia al suo potere è in un vaticinio. Un vecchio stregone gli disse molti, molti anni fa che la sua forza poteva essere conquistata solo dalla donna bianca che avesse resistito al suo poderoso assaut...
– Che sarebbe...
– Ha una verga di quasi quaranta centimetri, spessa tanto da poterla stringere tra le mani solo lui. Che ha delle mani enormi.
– Oh...
– La cosa ti intimorisce.
– È più grande del tuo.
– Si.
– Mi sono già bagnata.
– Bene, è per questo che sei stata scelta. Puoi essere quella giusta.
– Ma gran scopata a parte, io cosa ci guadagno?
– Diamanti. Pietre preziose di qualsiasi genere. Diventerai una delle donne più ricche del pianeta e renderai anche noi un po' più ricchi.
– Così io ci metto la figa e voi prendete il ricavato.
– La metà è tua. L'altra metà ce la dividiamo io e Frank, che ti abbiamo preso e addestrato. Ci puoi stare, credo.
– E infatti ci sto.
– Sarai la nostra guerriera, blanc.
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